Conclusa l’emergenza peste suina africana in Campania e in Basilicata

Conclusa l’emergenza peste suina africana in Campania e in Basilicata - cinghiale
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In Campania e in Basilicata finiscono le restrizioni finalizzare a impedire la diffusione della peste suina africana.

Il Sud sta uscendo dall’emergenza: come in Calabria, data l’assenza di positività al virus per dodici mesi consecutivi anche in Campania e in Basilicata si esauriscono gli effetti delle restrizioni finalizzate a impedire la diffusione della peste suina africana.

Lo ha deciso, con voto unanime, la Commissione europea (regolamento 2025/2388), che ha anche ridotto l’estensione del territorio soggetto a restrizioni in Lombardia (ora è libera l’intera provincia di Cremona) e abbassato il livello di rischio di una porzione dell’Emilia Romagna, quella finora inserita in zona III.

Gli uffici della Regione Campania segnalano che si possono ripristinare «le normali attività produttive e commerciali», riducendo «i costi di contenimento e favorendo la programmazione di nuovi investimenti nel settore zootecnico». Resta attivo (anzi, sarà potenziato) il sistema di sorveglianza dei cinghiali: le istituzioni locali collaboreranno con le associazioni venatorie per «sviluppare piani integrati di gestione della fauna selvatica, al fine di prevenire il rischio di reintroduzione della malattia».

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