In questo video Marco Caimi elenca i criteri ai quali attenersi quando si sceglie il coltello da caccia.
Prima ancora delle preferenze personali, quando si sceglie il coltello conta innanzitutto il tipo di caccia che ci vedrà impegnati: è banale, per selvatici talvolta molto diversi c’è bisogno di strumenti diversi; e dunque, spiega Marco Caimi nell’ultimo video della Caccia Magazine Academy pubblicato sul canale YouTube di Caccia Magazine, il coltello giusto per la caccia agli ungulati non è giusto per la caccia alla piccola selvaggina.
Per la caccia di selezione e la braccata al cinghiale Caimi suggerisce un coltello con una lama fissa, abbastanza lunga, dal profilo drop point, ossia dritta per buona parte e poi chiusa da una punta acuminata, utile per effettuare tagli precisi sulle carcasse. Il classico skinner (corto, a lama larga, spesso col gut hook, ossia l’uncino posto nella parte superiore, affilato internamente per facilitare l’eviscerazione) non rientra tra i coltelli preferiti da Caimi.
Il materiale migliore per la lama è l’acciaio inossidabile, dalla finitura il più possibile liscia e lucida, così da evitare l’accumulo di sporco e facilitare le operazioni di pulizia.
Coltelli diversi
Se per tutti i passaggi di lavorazione della carcassa – anche aprire il bacino o lo sterno – si vuole utilizzare il medesimo coltello, è necessario scegliere una lama un po’ più spessa, tra i tre e i quattro millimetri; coltelli più sottili, adatti per effettuare lavori di precisione e disossare, hanno bisogno dell’accompagnamento di una sega pieghevole.
Per l’eviscerazione è molto utile un coltello swing blade, con doppia lama (da un lato classica drop point, dall’altro concava: eviscera senza pericolo di ledere gli organi interni): è la scelta perfetta per il neofita, e velocizza il lavoro del cacciatore più esperto.
È vero che un manico in legno è più elegante, ma è anche più delicato e soggetto all’accumulo di sporco; al contrario i manici sintetici rendono più facile la pulizia (non si accumulano i residui), e con le mani bagnate s’afferra meglio l’impugnatura gommata.
Per la caccia vagante alla piccola selvaggina Caimi predilige invece i coltelli pieghevoli, possibilmente col manico gommato e il meccanismo di blocco della lama, facilmente utilizzabili per starnare gli uccelli o eviscerare la lepre; è bene però non escludere l’ipotesi di un coltello con una lama fissa e più corta.
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