Calendario venatorio dell’Umbria, le proposte di Arcicaccia

calendario venatorio dell'Umbria: cinghiale nel bosco
© Losonsky / shutterstock

L’Arcicaccia rende pubbliche le proprie proposte sul calendario venatorio dell’Umbria.

Aperture diversificate tra Perugia e Terni per il cinghiale, preapertura solo alla tortora (se sarà possibile): sono queste le principali proposte di Arcicaccia sul calendario venatorio dell’Umbria 2021/2022. Il confronto con Federcaccia, Enalcaccia, Libera Caccia, Cpa e Anuu non ha portato a una sintesi; pertanto l’Arcicaccia ha deciso di rivolgersi alla giunta in autonomia.

L’Arcicaccia si oppone alla preapertura a colombaccio e acquatici: meglio poter sfruttare tutto il mese di gennaio che altrimenti se ne andrebbe in compensazione. “Non ci ha convinto la proposta di Enalcaccia e Federcaccia – prelevare il colombaccio in preapertura, sospendere il prelievo, riprendere dal 3 ottobre”. Questa strategia “entra infatti in conflitto con le sentenze di Cassazione e Consiglio di Stato”. Per la preapertura alla tortora l’Arcicaccia ha proposto due date, 1° e 5 settembre; ogni decisione è però subordinata all’esistenza del piano di gestione di cui tanto si parla in queste ore.

Per il cinghiale l’auspicio è ottenere un calendario diverso tra Perugia, ottobre-dicembre, e Terni, novembre-gennaio. L’assessore Morroni, fa sapere Arcicaccia, “non ha chiuso le porte alle aperture diversificate purché ci sia accordo tra le associazioni”.

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