Calendario venatorio della Calabria, la sentenza del Tar

calendario venatorio della calabria: cacciatore di spalle con zaino e fucile, al suo fianco un cane
© Mountains Hunter

Il Tar della Calabria si è espresso sul ricorso che pendeva sul calendario venatorio della Calabria. La sua decisione costituisce un precedente cruciale sulla durata del piano faunistico-venatorio.

È una vittoria a metà, o forse per due terzi ma, anche se non completa, può comunque far sorridere: il Tar ha respinto il ricorso contro il calendario venatorio della Calabria sospendendo però la caccia a moriglione e pavoncella.

La legge quadro sulla caccia rende possibile la modifica o la revisione quinquennale del piano faunistico-venatorio, ma non la impone. L’atto resta dunque in vigore, anche oltre la durata quinquennale, finché non ne sia approvato uno che lo sostituisce. Ecco perché il Tar ha deciso di non sospendere l’intero calendario venatorio della Calabria, come richiesto da Wwf e Lipu.

Per la caccia a moriglione e pavoncella prevale invece l’orientamento cautelare. Il tribunale si riserva di approfondire la questione, considerato che l’Unione europea ha esplicitamente richiesto restrizioni al prelievo. L’udienza di merito è in programma il 6 maggio 2020.