Cacciare fuori regione: rinnovato accordo tra Umbria e Lazio

Cacciare fuori regione rinnovato accordo tra Umbria e Lazio: cacciatore di spalle
© degetzica / shutterstock

Mobilità venatoria: Umbria e Lazio hanno rinnovato l’accordo d’interscambio che rende più facile cacciare fuori regione.

Nell’accordo di reciprocità ci sono sia le iscrizioni all’Atc, di residenza venatoria oppure no, sia le singole giornate: anche quest’anno per i cacciatori umbri e laziali sarà più facile cacciare fuori regione.

Reso pubblico dall’Atc Perugia 1, il protocollo che regola l’accordo tra Umbria e Lazio rende disponibili 2.950 posti totali (600 nell’Atc Perugia 1; 1.150 nell’Atc Perugia 2; 1.200 nell’Atc Terni 3) per i cacciatori laziali e dieci per le squadre di cinghialai che vogliono cacciare in Umbria; a prima vista, dato che estensione del territorio e numero dei cacciatori sono differenti, non è previsto un limite massimo per lo scambio inverso.

Dal 1° ottobre i cacciatori umbri e laziali potranno inoltre sfruttare un pacchetto di venti giornate da dedicare alla caccia alla migratoria nella regione limitrofa (tetto massimo 1.200 cacciatori al giorno); sarà obbligatorio prenotarsi per via telematica sul portale della Regione Umbria e dell’Atc Rieti; le giornate d’interscambio dovranno essere computate nel numero massimo di uscite settimanali consentite.

In linea di massima valgono le disposizioni del calendario della Regione ospitante; fanno eccezione giornate e periodi di caccia, per i quali se più rigide contano quelle del territorio di provenienza.

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