Cacciare a Palla maggio 2019 in edicola dal 17 aprile

due stambecchi che lottano, copertina di cacciare a palla maggio 2019
© Paolo Manzi / shutterstock

Cacciare a Palla maggio 2019 è in edicola dal 17 aprile: torna l’appuntamento con la rivista di caccia con la carabina.

Cacciare a Palla maggio 2019C’è lo stambecco sulla copertina di Cacciare a Palla maggio 2019. A lui, e al suo futuro, è dedicato l’articolo di apertura a firma Stefano Mattioli. Perché su di lui si è incentrata una serie di studi scientifici che tentano di scoprire che cosa gli succederà tra 20, 50 e 80 anni. Ma, se si guarda bene, in realtà Cacciare a Palla maggio 2019 ha una doppia apertura: da una parte lo stambecco, dall’altra le fiere di settore. Marco Della Mea e Matteo Brogi raccontano impressioni e novità di Die Hohe Jagd Messe, la fiera dell’alta caccia salisburghese, e IWA Classics 2019: l’evento di Norimberga non ha bisogno di presentazioni.

Nel numero di maggio 2019, il quindicennale di Cacciare a Palla è celebrato dall’articolo di Vittorio Taveggia che evidenzia come dal 2004 nel campo dell’ottica e della balistica l’evoluzione sia stata quasi una rivoluzione. Di fatto, le innovazioni tecniche hanno cambiato l’approccio alla caccia.
Spiegare la caccia, che cosa sia e a che cosa serva: è questo lo spunto di Franco Perco per le sue consuete riflessioni in “Visto dall’altana”.

La caccia e la gestione faunistico-venatoria su Cacciare a Palla maggio 2019

Ungulati e cacciatori, gestione e caccia: è il filo che storicamente tiene unita la trama di Cacciare a Palla. Ettore Zanon illustra come sia complesso impedire l’attraversamento stradale agli ungulati, mentre Ivano Confortini chiarisce i compiti richiesti a chi accompagna un cacciatore di selezione.

Sono vere e proprie indicazioni tecniche quelle offerte da Fabio Ferrari, Emilio Petricci, Daniele Dal Canto e da Obora Hunting Academy, la scuola di caccia che ha sede in Repubblica Ceca. Si spiega, nell’ordine, se si possano provare le armi fuori dai poligoni, come preparare l’arco nuovo, come non perdersi quando si caccia in zone impervie, come entrare in altana.

In una rivista di caccia non possono mancare i racconti di caccia. Sul palcoscenico si stagliano le figure di Vincenzo Frascino e Sergio Schoepflin, a caccia di un camoscio in Friuli Venezia Giulia e di un waterbuck in Sudafrica. I colori dell’Europa centrale risaltano nel servizio di Lukasz Dzierzanowski, nome noto nel campo del recupero ungulati feriti. Il telefono squilla la mattina di Capodanno. Ne esce una storia complicatissima, costellata di cinghiali, di una mandria in fuga e di una cerva ferita. Ci vuole tutta l’abilita di Docent per venirne a capo

Test di armi e ottiche su Cacciare a Palla maggio 2019

Peraltro, è proprio un racconto a battezzare la parte tecnica della rivista. Nella traduzione di Samuele Tofani, il giornalista scozzese Simon K. Barr racconta dell’idea di Marc Newton, direttore generale di Rigby, che ha deciso di portare in India la storica carabina di Jim Corbett. In India Corbett è un eroe di quelli veri: salvò la vita a centinaia di persone uccidendo la tigre mangiauomini di Champawat. Ecco perché strada facendo il viaggio diventa una sorta di pellegrinaggio.
Il test dell’arma che compare su Cacciare a Palla maggio 2019 risente inevitabilmente dell’eco della vicenda: Matteo Brogi ha provato, e recensisce, la carabina bolt action Rigby London Best .275 Rigby.
Stessa firma per il test delle ottiche: ecco presentata la nuova Yukon Jaeger series, declinata nei modelli 1-4×24, 1,5-6×42, 3-9×40 e 3-12×56.

Immancabile lo spazio per le news, l’attualità e le emozioni della caccia, che stavolta si sviluppano sul lavoro di Antonio Iannibelli, fotografo naturalista appassionato di lupi.

Si chiude col sorriso, perché quando si mangia bene si è felici: nel suo “Decamerone”, Gianfranco Vissani presenta la ricetta del carpaccio di fagianella e capasanta servito con purea di piselli novelli.
Buona lettura dallo staff di Cacciare a Palla.