Caccia in deroga allo storno, la decisione della Toscana

caccia in deroga allo storno in Toscana: storno tra le mele
© T.W. Van Urk

La giunta regionale della Toscana ha autorizzato la caccia in deroga allo storno.

Cinghiale, capriolo, poi c’è lui: è la terza specie per impatto, ecco perché la Toscana ha autorizzato la caccia in deroga allo storno dal 1° settembre 2019. La caccia sarà aperta fino al 15 dicembre, salvo eventuale sospensione anticipata nel caso in cui si raggiunga quota 25.000 abbattimenti. Perché lo si possa verificare, entro il 20 novembre i cacciatori dovranno comunicare quanti storni abbiano abbattuto al 10 novembre. Ognuno potrà cacciare massimo 20 storni al giorno e 100 nell’intera stagione, solo da appostamento; vietato l’utilizzo dei richiami.

La caccia in deroga allo storno potrà essere effettuata all’interno di vigneti, frutteti e uliveti e in loro prossimità, fino a 100 metri, “in presenza del frutto pendente e nei terreni in cui sono in atto sistemi dissuasivi incruenti a protezione delle colture”. Dal 2004 al 2018 in Toscana lo storno ha causato danni per quasi un milione e mezzo di euro; 34.000 nell’ultimo anno, dopo le cifre monstre del triennio 2015-2017, rispettivamente superiori a 95.000, 80.000, 90.000 euro.