Caccia di selezione in zona rossa e arancione, la decisione della Toscana

caccia di selezione in zona rossa e arancione: capriolo in vigna
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Eugenio Giani ha firmato l’ordinanza 8 con cui disciplina la caccia di selezione in zona rossa e arancione.

A dicembre fu la prima a permettere le uscite nell’Atc di residenza venatoria: ora la Toscana si attiva subito anche sul provvedimento che disciplina la caccia di selezione in zona rossa e arancione autorizzando gli eventuali spostamenti fuori Comune per raggiungere il distretto d’iscrizione o le afv.

La caccia di selezione rientra tra le attività necessarie. È infatti indispensabile per “conseguire l’equilibrio faunistico-venatorio, limitare i danni alle colture e mitigare il potenziale pericolo per la pubblica incolumità”. Il provvedimento si applica solo ai cacciatori anagraficamente residenti in Toscana.

Può uscire fuori Comune anche chi vuole utilizzare le apposite aree d’addestramento e allenamento cani. Oltre che qui, il monitoraggio faunistico è consentito anche nelle afv, nel distretto per la selezione e nell’intero Atc in cui si è iscritti. Ovviamente ci si può muovere solo da soli e con mezzi di trasporto propri.

L’ordinanza 8 disciplina anche il controllo faunistico per il quale non vale il coprifuoco: le guardie venatorie volontarie e le guardie giurate possono spostarsi all’interno della provincia; i cacciatori abilitati ai sensi dell’articolo 37 – se n’è parlato molto nelle ultime settimane dopo la sentenza della Corte costituzionale – possono raggiungere solo l’Atc di residenza venatoria. Niente coprifuoco infine per i centri di sosta che possono restare aperti anche dalle 22 alle 5.

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