Bushnell Forge 2-16×50, all’insegna del pragmatismo

Bushnell_Forge_2-16x50

Un prezzo contenuto nasconde un cannocchiale da caccia che si pone al vertice qualitativo della gamma Bushnell. Uno schema ottico di primo livello, un’attenta realizzazione e finiture di qualità permettono di proporre al grande pubblico uno strumento pensato per la caccia su distanze medie e per il tiro sportivo.

Bushnell Corporation è un’azienda attiva dal 1948 nel settore dell’ottica e dell’outdoor in senso esteso. Fondata da David P. Bushnell di ritorno dal suo viaggio di nozze in Giappone, all’inizio si dedicava all’importazione di binocoli dall’Estremo Oriente per soddisfare le esigenze dell’emergente middle-class americana. Baciata da un rapido successo, fu dapprima venduta a Bausch & Lomb per poi subire una serie di passaggi proprietari che la porteranno, nel 2015, in Vista Group. La holding conta in portafoglio una quarantina di marchi, i più famosi dei quali rispondono ai nomi di Tasco, Blackhawk!, CCI, Federal Premium, Rcbs e Speer ammo.

La tendenza a soddisfare una clientela attenta sia alla qualità sia al prezzo non è mai venuta meno e oggi il catalogo di Bushnell offre un assortimento di ottiche dal prezzo particolarmente vantaggioso. Per di più, la rivisitazione dell’offerta commerciale operata nel 2018 ha portato a una razionalizzazione del catalogo. Sono stati abbandonati alcuni articoli più costosi a vantaggio di nuove linee di prodotto re-industrializzate per collocarsi nella fascia merceologica che non supera i 1.000 euro al pubblico.

Forge, Nitro e Prime

Il mondo della caccia secondo Bushnell oggi è declinato in tre famiglie di prodotto battezzate Prime, Nitro e Forge in riferimento a esigenze rispettivamente standard, avanzate e professionali. A una base comune che include una struttura perfettamente waterproof (con certificazione IPX7) e il trattamento Exo che favorisce le migliori prestazioni ottiche (91% la trasmissione di luce nella gamma Prime), si innestano altre caratteristiche nelle linee superiori. Nel caso della Nitro, si segnalano un superiore livello di trasmissione della luce (92%) e ulteriori trattamenti sulle lenti; nel caso della Forge, spiccano un livello di trasmissione ancora più elevato (94%), i migliori trattamenti superficiali resi disponibili dalla tecnologia del produttore e un maggior numero di ingrandimenti, che possono arrivare alla zoom ratio di 1:8x.

In considerazione di quanto sia esigente il mercato italiano, ho voluto recensire il cannocchiale da caccia che si pone al vertice qualitativo dell’offerta, l’allestimento Forge 2-16×50.

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Le caratteristiche primarie

La prima caratteristica che balza agli occhi è l’assoluta assenza di questo modello sia sul sito sia sul catalogo 2020 del produttore. Dietro a questa apparente dimenticanza non c’è alcun mistero ma la semplice necessità, da parte di Bushnell, di commercializzare in Europa un prodotto consono alle necessità venatorie del Vecchio Continente. Dedicato ai cacciatori europei è anche il reticolo offerto con il cannocchiale che ho avuto tra le mani. Si tratta infatti dell’ennesima rivisitazione del German #4, che in questo caso presenta delle interruzioni sui due bracci e l’ormai indispensabile punto rosso illuminato centrale.

La croce risulta egregiamente incisa e ben visibile in tutte le condizioni di utilizzo. Alle versioni 2,5-15×50, 3-18×50 e 4,5-27×50 reperibili in America si affiancano quindi allestimenti più tradizionali quali quello in mio possesso, un 1-8×30 e un 3-24×56 tutti dotati (come pure il 3-18×50) del reticolo G4i-Ultra SFP sul secondo piano focale.

Rispetto alle versioni più tattiche, però, anche il cannocchiale da caccia in test conserva un’impostazione ibrida, che si pone a cavallo tra la destinazione venatoria (confermata dal reticolo) e una più sportiva. tradita dalle torrette alte e dalla leva per la regolazione rapida del fattore d’ingrandimento, peraltro removibile.

Un trionfo di lega leggera

La costruzione si avvale di un tubo d’alluminio macchinato, molto bello per quanto riguarda il raccordo della campana dell’obiettivo, più modesto nell’area dell’oculare, che riprende lo stilema tipico delle ottiche statunitensi. La ghiera dello zoom è in metallo, fluida ma abbastanza resistente alla rotazione. La ghiera della regolazione diottrica porta un anello in gomma per addolcire l’eventuale indesiderato contatto tra lo spigolo dell’oculare e il sopracciglio dell’utilizzatore. Il tutto è sigillato e riempito di azoto per ridurre praticamente a zero l’eventualità dell’appannamento in condizioni di shock termico. La finitura superficiale è una semplice quanto bella anodizzazione, leggermente più lucida sull’oculare a indicare, con ogni probabilità, la sua realizzazione in una lega diversa rispetto al corpo dell’ottica.

Tre torrette

Tre sono le torrette. Quella di sinistra porta due ghiere coassiali: l’esterna comanda la regolazione della parallasse da 10 metri all’infinito, con tanto di indicazione dei 500 metri. Quella interna regola la luminosità del punto rosso, registrabile su sei livelli intervallati da altrettante posizioni di spegnimento. Il punto rosso è ben inciso in tutte le condizioni, senza sbavature. Le torrette destinate ad alzo e deriva presentano una scala ben incisa e muovono il punto d’impatto di mezzo centimetro a 100 metri. Quindi a passi di un sesto di Moa.

Per attuare la regolazione è necessario sollevare il cappuccio della torretta e, una volta completata la regolazione, è possibile procedere al suo azzeramento semplicemente allentando le tre viti a brugola che bloccano il cappuccio. Seguendo una procedura simile, ma stavolta agendo sull’anello interno di bloccaggio, è possibile registrare anche il disco Z-Lok ruotandolo fino a quando entra in contatto con il perno fisso sulla parte inferiore della torretta. In questo modo si ottiene un blocco al punto zero in maniera tale da facilitare l’impiego istintivo. Il sistema è disponibile solo su questo modello e sull’allestimento 3-24×56.

Lo schema ottico

Lo schema ottico propone sulla lente esterna la finitur Exo, che costituisce una barriera protettiva. Tutte le lenti sono di tipo ED con un indice di dispersione particolarmente contenuto, fornite con trattamenti fully multi-coated antiriflesso per ridurre le aberrazioni e, ancora, favorire alti livelli di trasmissione luminosa. Per inciso, nella confezione di vendita è incluso un bel paraluce pensato per annullare gli effetti negativi delle luci parassite.

Pur senza raggiungere i livelli di eccellenza delle ottiche più blasonate, questo cannocchiale da caccia Forge di Bushnell offre prestazioni di alto livello in ogni condizione di illuminazione. I trattamenti esterni delle lenti e del tubo sono molto ben realizzati, a garanzia della massima robustezza. Se vogliamo trovargli un difetto è il peso che, con 991 grammi, lo rende uno dei più pesanti della categoria delle ottiche di mira luminose con una zoom ratio di 1:8x.

Bushnell Forge 2-16×50: la scheda tecnica

Produttore: Bushell Outdoor Products
Modello: Forge
Ingrandimento: 2-16x
Diametro obiettivo: 50 mm
Diametro pupilla d’uscita: 25 – 3,1 mm
Estrazione pupillare: 100 mm
Reticolo: German 4I Ultra SFP
Campo visivo (a 100 metri): 12,8 – 1,6 m
Peso: 990 g
Lunghezza: 335 mm
Diametro tubo centrale: 34 mm
Prezzo: 829 euro
Sito produttore: www.bushnell.com
Distributore: www.bignami.it / 0471 803000

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