Browning B525 Game One Light calibro 20: il test

Browning B525 Game One Light calibro 20 il test

Il Browning B525 Game One Light riceve il battesimo in nome della leggerezza. Browning fa di tutto per aumentare efficienza ed efficacia dei propri fucili

Il Browning B525 Game One Light è la sintesi Browning per i cacciatori moderni che desiderano la leggerezza, senza che per questo debbano rinunciare ad alcunché. Appartiene, come recita il nome, alla serie B525 e non alla B725, l’ultima in ordine di apparizione nel panorama dei fucili sovrapposti Browning. Non vi si trovano dunque alcune delle più recenti feature, ma si è comunque in presenza di un fucile solido e affidabile, connotato da una non comune cura costruttiva.

Dal momento che, anche nel nome, il fucile si fa notare per la parola “leggerezza”, è ovviamente presente una bascula in lega leggera. Quest’ultima è gradevolmente incisa su tutta la superficie con scene di caccia. Nello specifico, sul lato sinistro di bascula si può osservare un fagiano maschio in volo, contornato da un insieme di festoni floreali e riccioli di inglesina. In basso a destra, nella porzione vicina al legno della calciatura, compare il nome aziendale. Sul lato destro di bascula, ancora un selvatico: stavolta è una starna a prendere il volo, sul medesimo contorno floreale e di inglesina.

Browning B525 Game One Light: sapore antico e meravigliosamente moderno

Il petto di bascula, la cui superficie è interrotta dallo splendido sistema di leve e puntoni altalenanti tipico Browning, si limita a presentare decori floreali e di inglesina, eccezion fatta per un festone nella porzione anteriore, dove è inciso il nome della serie. L’incisione è abbastanza definita e risalta più o meno a seconda della luce incidente. Molti punti sono tratteggiati e non sono una linea continua, ma l’impressione finale (considerato che si sta parlando di un’incisione su bascula in lega leggera) è positiva. A voler essere pignoli, sarebbe ancora più gradevole se le scene di caccia avessero più spazio attorno, sì da risaltare maggiormente sullo sfondo. Non bisogna tuttavia dimenticare che i fucili Browning sono armi che raggiungono i cinque continenti e i designer devono cercare sempre un compromesso che possa accontentare tutti, o quasi.

La forma della bascula è piuttosto classica, perlomeno nella forma di coniugazione fra il legno e il metallo. I fucili Browning rappresentano infatti qualcosa di piacevolmente già visto, armi senza tempo costruite con tecnologie moderne.

La bascula con finitura argento vecchio ricalca esattamente, sia pure nel calibro 20, la forma dell’apprezzata serie B525, con i ramponi passanti e il tassello di chiusura posizionato sul fondo, azionato dalla chiave di apertura. Ammirare il sistema Browning è piacevole anche ai nostri giorni. È certamente semplificato rispetto al passato, per necessarie questioni di economia e anche di praticità, ma è indubbio che quel non so che di antico è meravigliosamente moderno nella sua presenza sui fucili del ventunesimo secolo. Diciamo che se un brutto giorno Browning decidesse di abbandonare questa soluzione, forse perderebbe gran parte della sua identità, del suo family feeling.

Browning B525 Game One Light: la fotogallery

Browning B525 Game One Light: una serie di scelte appropriate

Ben fatto il ponticello. È un classico ovale, ma appare rinforzato nei punti di attacco alla bascula, sì da sembrare più massiccio, e non stona affatto con l’insieme. Decisamente appropriata la scelta di lasciare tutto il ponticello liscio, con soltanto il buck, simbolo aziendale, inciso e dorato. La presenza del cervo stilizzato permette di identificare a colpo d’occhio il fucile come appartenente alla famiglia Browning anche se appoggiato in rastrelliera. All’interno della guardia, il monogrilletto selettivo è dorato; la forma è abbastanza cicciotta, la pala viene raggiunta facilmente dal dito indice.

Il resto della minuteria è nella stessa finitura chiara della bascula; la chiave di apertura, solcata da una lieve incisione, è di piccole dimensioni e perfettamente incastonata sulla codetta di bascula. La palmetta dove appoggia la falange del pollice per l’apertura è zigrinata (bilateralmente) e lo sforzo per l’azionamento commisurato alla bisogna. Anche liscia non avrebbe sfigurato. Aprendo la chiave, compare il numero di matricola dell’arma.

Browning B525 Game One Light: alla ricerca del ritocco

Da perfezionare il meccanismo legato alla selezione della canna che spara per prima. Si trova incorporato con il selettore della sicura (sulla codetta di bascula), ma per passare dalla prima canna (U = Under) alla seconda canna (O = Over) è necessario transitare dalla posizione della sicura. A voler essere poi proprio pignoli, le due lettere, iniziali della parola inglese per le ragioni di internazionalizzazione di cui sopra, potrebbero essere maggiormente visibili, magari con un riporto in oro.

Che cosa significa in soldoni? Che il passaggio da una canna all’altra non è intuitivo e neppure immediato. Ciò potrebbe vanificare la necessità di operare rapidamente se dovessimo scegliere di cambiare ordine di sparo al nostro fucile. Intendiamoci: così come ho fatto vostra la mia perplessità costruttiva, altrettanto facilmente e serenamente vi dico che – in condizioni operative, vale a dire sul campo di caccia – ben raramente mi è capitato di dovere istantaneamente cambiare ordine di sparo al mio sovrapposto. Perciò il problema esiste ma è meno grave di quello che si possa immaginare. La zigrinatura del pulsante assomiglia a un tronco di piramide e si percepisce bene sotto il pollice.

Passiamo alla calciatura. Browning non si smentisce e sui propri modelli, anche quelli non top di gamma, propone sempre una valida soluzione in legno di noce, dalle calde tonalità. Il B525 Game One Light in calibro 20 non interrompe questa (piacevole) abitudine e presenta un bel legno, classificato di grado 2-2,5 dall’azienda. Il calcio in dotazione al fucile in prova, rigorosamente prelevato dalla dotazione di serie, presenta calde venature orientate correttamente a favorire lo scarico delle forze del rinculo sulla spalla del tiratore. L’aspetto, più volte segnalato nelle recensioni, assume tanta più importanza quanto stiamo parlando di fucili leggeri. Devono quindi bilanciare la maggiore leggerezza dell’arma (e la sua godibilità) con il piacere allo sparo e la facilità di doppiare il colpo senza ripercussioni negative allo zigomo e/o derivanti dall’impennamento delle canne. Bella anche la finitura a olio.

Struttura tosta e finezze apprezzabili per il Browning B525 Game One Light

L’impugnatura è a pistola, di una forma allungata che alla mano forte consente una presa veloce e nel contempo stabile e salda. Una leggera bugnatura sulla parte destra facilita inoltre la vita ai destrimani. Lo zigrino è a passo fine, laserato sull’impugnatura con forma classica. Il grip è buono e non dà alcun fastidio al palmo della mano. Fra l’altro, la prova si è svolta sotto un cielo plumbeo e uggioso, per cui ho potuto testare il grip anche in presenza di umidità ambientale, traendone buone impressioni.

Il calciolo è un Inflex II, il famoso calciolo Browning che flettendosi allontana il calcio dallo zigomo del tiratore allo sparo, contribuendo a un miglior comfort. Ancora una volta, è una soluzione che bilancia la maggior leggerezza dell’arma con un sistema di smorzamento del rinculo efficiente. Lo spessore del calciolo Inflex II è di circa 20 millimetri, ma se ne trova un altro in dotazione nella valigetta, più stretto e sottile.

Molto ben fatta anche l’astina, a tulipe, come dicono in Belgio. Vezzosa ed elegante, si rastrema nella sua parte prossimale, pur offrendo un buon appoggio alla mano debole che sorregge l’arma al momento del tiro.

Lo sgancio dell’astina è affidato a un comando ad auget, lungo ed elegante e con un’ottima incassatura generale nonché finitura della parte metallica e lignea. Lo spazio per la falange del dito che l’aziona è corretto, così come la manovrabilità della leva. Ben fatto. All’interno dell’astina si possono osservare le molle a spirale che, montate su guidamolla, servono a caricare gli estrattori, automatici.

La piega al nasello è settata di fabbrica a 36 millimetri, quella al tallone a 56 millimetri, mentre la lop di serie è settata a 375 millimetri.

Browning B525 Game One Light: la fotogallery

Browning B525 Game One Light: canne ben tirate

Le canne, lunghe ben 76 centimetri sull’esemplare in prova, sono disponibili anche da 71 centimetri. I tubi sono ben tirati esternamente, con una gradevole brunitura e cromati internamente. Presentano la cameratura magnum (76 millimetri di lunghezza), per lo sparo di cartucce anche decisamente toste nel calibro 20. Si può arrivare a 36-38 grammi, vere e proprie bombe; onestamente non crediamo che il target del fucile sia questo, ma sapere che si può fare comunque rassicura.

Le canne sono accoppiate a monobloc e si avvalgono della tecnologia Back Bored. Consiste in una sovralesatura dell’anima della canna (foratura per entrambi i tubi a 15,7 millimetri) che, insieme a un lungo cono di raccordo denominato Vector Pro, permette una fucilata efficace e una riduzione del rinculo percepito dal tiratore. Il peso delle canne, certificato come sempre dal Banco di prova di Liegi (Belgio), si attesta a 1,334 kg, con pressione di prova di 1.320 bar per il punzone steel shot. Dettaglio sempre apprezzato: il certificato belga compare sempre nelle armi Browning, anche in quelle più economiche, e rappresenta un momento piacevole per il cacciatore, che si sente gratificato. Che cosa costerebbe renderlo di serie, naturalmente redatto dal nostro Banco nazionale di prova di Gardone Val Trompia, sulle armi italiche?

Sulla canna superiore si legge “Made in Japan”: apprezzabile la precisa finitura, non si vede il cordoncino di saldatura delle canne al monobloc. A chi storce la bocca vale la pena di ricordare che la qualità giapponese in Miroku sia oramai di altissimo livello, tanto che da molti anni è partner della holding Browning-Winchester.

I tubi sono equipaggiati con gli strozzatori Invector Plus, in numero di quattro e idonei per la quasi totalità delle situazioni venatorie. I valori di strozzatura in dotazione sono ¼, ½, ¾ e Full. La chiave per azionarli è tipicamente Browning, con corpo in plastica e metallo personalizzata. Facile da azionare e da manovrare. Il tutto è contenuto in una scatolina di plastica in dotazione con l’arma. Gli strozzatori non sono molto lunghi, circa 4 centimetri, ma a detta della Browning rappresentano un giusto connubio con la tecnologia Back Bored delle canne. Anzi, per dirla come la pubblicità: con questi strozzatori si mantiene una rosata ottimale a 15 metri con lo strozzatore cilindrico (non in dotazione), a 20 metri con lo strozzatore ¼, a 25 metri con lo strozzatore ½, a 30 metri con lo strozzatore ¾ e a 35 metri con lo strozzatore Full.

Ci piace la finitura lucente e nero profondo della brunitura delle canne, unite da bindellini laterali pieni e sormontate da una bindella ventilata a ponticelli larghi 6 millimetri, tipicamente da caccia. Termina con un mirino sferico in ottone. Chi, per l’ambiente venatorio che si trova a frequentare, desiderasse sostituirlo con uno più visibile per maggiore visibilità, lo può senz’altro fare, sebbene il mirino sferico puntiforme sia quanto di più classico applicato al mondo della caccia.

Azionamento fluido e sparo dolce con il Browning B525 Game One Light

È inevitabile che la meccanica di un sovrapposto Browning sia affrontata nel corso della descrizione dell’arma, tanto è tipico il suo sistema. Ciò che le parole non riescono adeguatamente a descrivere riguarda invece la fluidità dell’azionamento, la sua dolcezza e la sensazione di salda chiusura una volta aperto e chiuso il basculante. Per questo dovete fidarvi, oppure correre in armeria a provarne uno.

Se i dubbi sulla durata della meccanica vi assalgono, si deve precisare che le componenti meccaniche sono garantite per ben 10 anni, che gli accoppiamenti sono ancora eseguiti manualmente all’ocra rossa in azienda e che Browning ha inserito una piastra di acciaio nella zona fra i percussori. Lo scopo è irrobustire la struttura stessa della bascula e preservarla dall’eventuale azione corrosiva dei gas di combustione delle cartucce.

Ho provato il Browning B525 Game One Light in calibro 20 in compagnia di Giulio Matteoni, istruttore federale che mi ha messo a disposizione il campo Tav di Pisa. Apriamo la valigetta (in Abs, idonea per un trasporto aereo), montiamo il fucile e siamo piacevolmente sorpresi dal bilanciamento e dal peso complessivo dell’arma. Alla bilancia spunta infatti 2.700 grammi con le canne di 71 centimetri, qualche grammo in più con le canne da 76 in dotazione per la prova. Ottima la sensazione di comfort offerta dal calciolo e dal suo contatto con la spalla, nonché dalla sua efficacia, sparando le cartucce da caccia sino alle demi-magnum da 32 grammi. Oltre, riteniamo che la fucilata debba essere ritenuta più saltuaria e occasionale, onde non rovinare il piacere dello sparo e della cacciata. La portata utile del fucile è effettivamente elevata, l’espulsione dei bossoli impeccabile e la percussione netta e veloce.

Il Browning B525 Game One Light in calibro 20 viene proposto al pubblico a 2.349 euro. La cifra richiesta per entrare in possesso di un’arma in calibro 20 leggera e con la quale insidiare quasi tutti i selvatici senza accusare la fatica di un porto per l’intera giornata venatoria è davvero ridotta. Come recita il nome, Game, il fucile è fatto apposta per la caccia.

Browning B525 Game One Light: la scheda tecnica

Produttore: Browning
Modello: B525 Game One Light
Tipo: fucile sovrapposto da caccia
Chiusura: sistema Browning con ramponi passanti
Calibro: 20
Lunghezza canne: 710 – 760 mm
Estrattori: automatici
Strozzatori: 4 Invector Plus (¼, ½, ¾ e Full)
Bindella: ventilata a ponticelli larghi (6 mm)
Grilletto: monogrilletto selettivo dorato
Sicura: a cursore, sulla codetta di bascula; il comando incorpora anche l’invertitore dei cani
Calciatura: a pistola in noce selezionato (grado 2-2,5) levigato a olio
Finitura: argento vecchio e incisione su tutta la superficie metallica dei lati di bascula con inglesina, festoni e scene di caccia
Peso: 2.700 grammi circa
Prezzo: 2.349 euro
Sito produttore: www.browning.eu
Contatti distributore: 030 8960250 / bwmi@bwmi.it

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