Allevamento di cani: le indicazioni e le mosse di Enci durante l’emergenza sanitaria

Allevamento di cani: cucciolo di setter
© Stupina Kseniia / shutterstock

L’Enci chiede al governo una serie di misure per tutelare chi è impegnato nell’allevamento di cani.

L’allevamento di cani è uno dei rovelli di Enci durante queste settimane complesse. Il governo è stato già investito di una richiesta precisa: riconoscere urgentemente le agevolazioni Iva a imprenditori agricoli e coltivatori diretti coinvolti in allevamento e riproduzione di cani. Per i piccoli allevatori Enci chiede invece un regime d’esonero, “nell’ambito di un volume d’affari minimo e costituito per intero dalla cessione di cuccioli”.

Durante la discussione sul decreto Cura Italia il Senato ha approvato un subemendamento con cui si sospendono ritenute e contributi per chi gestisce allevamenti cinofili. Sarà però necessario capire che succederà nei prossimi giorni: il governo ha preannunciato che blinderà il decreto con la fiducia. Manca poi comunque metà del percorso, il passaggio alla Camera.

Nel frattempo Enci ha chiesto al ministero della Salute quale sia la posizione ufficiale sul trasporto di cuccioli da parte degli allevatori che li vendono. La risposta non è ancora arrivata, ma sul sito del governo si legge che “non sono previste limitazioni per il trasporto di animali vivi”.

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