La Fondazione Una ha sottoscritto un protocollo di collaborazione triennale con Acli Terra.
Vogliono sviluppare e gestire progetti condivisi «che consentano di affrontare le sfide legate al cambiamento climatico, alla conservazione degli ecosistemi e alla valorizzazione del tessuto agricolo italiano»: con quest’intenzione Fondazione Una e Acli Terra hanno firmato a Roma un protocollo d’intesa triennale finalizzato «alla tutela del territorio rurale, alla salvaguardia degli agricoltori e alla gestione sostenibile della fauna selvatica» (ci rientra anche la prevenzione dei danni all’agricoltura e alla salute umana), «obiettivi da integrare [negli interventi] a tutela della biodiversità».
La Fondazione Una potrà contare «sulla propria esperienza decennale» e continuare «a favorire un dialogo costruttivo» tra agricoltori, ambientalisti, cacciatori e mondo accademico; «forte del proprio radicamento nelle comunità rurali», Acli Terra coordinerà gli interventi sul territorio, «valorizzando la conoscenza diretta del comparto agricolo e conducendo ricerche mirate sui fenomeni che ne influenzano l’evoluzione». I referenti tecnico-scientifici dei progetti saranno Marina Berlinghieri, responsabile affari istituzionali della Fondazione Una, e Nicola Tavoletta, presidente di Acli Terra.
«Quest’accordo non è soltanto un impegno operativo» commenta Maurizio Zipponi, presidente della Fondazione Una «ma un tassello in più che si aggiunge a una gestione integrata del territorio. Significa riconoscere che la tutela della biodiversità passa attraverso alleanze solide, capaci di combinare competenze diverse e di tradurle in azioni concrete». Nata «dalla condivisione di valori e obiettivi di utilità sociale», la collaborazione con Acli Terra consente di moltiplicare l’efficacia degli interventi, così da generare «benefici tangibili per il territorio e per le comunità che lo vivono».
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