Marco Caimi ha provato il monocolo termico Pulsar Oryx Lrf Xg35: il sistema di regolazione della messa a fuoco rende possibile l’impiego con una mano anziché con due.
Tra l’entry level Axion e il top di gamma Telos la Pulsar ha introdotto un monocolo termico di livello intermedio sia per prezzo (2.390 euro, Adinolfi il distributore sul mercato nazionale) sia per prestazioni: è l’Oryx Lrf Xg35, presentato e provato da Marco Caimi (avete visto i suoi suggerimenti per migliorare la tecnica di tiro venatorio e scegliere correttamente il coltello da caccia?) nell’ultimo video pubblicato sul canale YouTube di Caccia Magazine.
La particolarità dell’Oryx Lrf Xg35 si riscontra nel design: grazie al sistema centrale di regolazione della messa a fuoco, è possibile l’utilizzo anche con una mano sola. Per regolare la rotella è sufficiente un indice, eventualmente anche della mano sinistra: tutti i comandi sono ambidestri, per favorire l’occhio forte si può spostare la cinghia a sinistra e ruotare la conchiglia di protezione.
In lega di magnesio antipolvere e antiurto, la scocca è impermeabile fino a un metro di profondità (trenta minuti d’immersione); per la lente frontale la Pulsar ha scelto il germanio.
La lunghezza focale è pari a 35 millimetri, valore intermedio solitamente efficace nella maggioranza delle situazioni che si presentano a caccia: è buono il campo visivo, allo stesso tempo elevato il dettaglio del selvatico. La risoluzione del sensore è di 640×480 pixel (1.800 metri la portata); di 12 μm la pixel pitch, ossia la distanza tra due pixel contigui.
Nell’Oryx Lrf Xg35 la Pulsar ha integrato la funzione di telemetro laser, per distanze fino a 1.500 metri: è possibile sia la singola misurazione sia quella continua, in modalità scan. A ogni pressione dei tasti una vibrazione conferma, feedback tattile, l’azionamento.
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