Nel video della Caccia Magazine Academy Marco Caimi spiega come rendere efficace il piazzamento del tiro sul cinghiale in selezione e in braccata.
Rispetto ai bovidi e ai cervidi (avete visto come massimizzare le chance d’abbattimento del capriolo?), il cinghiale ha la zona vitale disposta in modo diverso: nell’ultimo video pubblicato sul canale YouTube di Caccia Magazine (iscrivetevi, e cliccate sull’icona della campana per ricevere una notifica a ogni novità) Marco Caimi spiega come rendere efficace il piazzamento del tiro, che si cacci in selezione o in braccata.
L’errore più comune è seguire la linea della testa, andarci dietro e puntare alla parte alta del torace: in questo modo si rischia di colpire la massa muscolare, e dunque di non ottenere un abbattimento immediato.
In realtà la zona vitale del cinghiale (cuore, polmoni, arterie principali) sta leggermente più in basso. Un colpo troppo in alto rischia di produrre un particolare effetto indesiderato: nella parte anteriore della groppa si trovano, infatti, le masse muscolari e le cosiddette apofisi spinose, il prolungamento osseo delle vertebre; dunque colpire questa zona porta il cinghiale a crollare immediatamente, poi a riprendersi dallo shock provocato dall’impatto della palla, a rialzarsi e a scappare.
Nella caccia al cinghiale si riscontra una maggior tolleranza per il tiro alla testa, sconsigliato per il capriolo: un colpo piazzato tra l’occhio e l’orecchio provoca sicuramente un abbattimento immediato; lo stesso si può dire per il colpo al collo, ammesso che si eviti di sparare troppo in alto.
Il colpo giusto per la braccata
A differenza di quanto accade nella caccia di selezione, in braccata si spara a cinghiali in corsa: bisogna piazzare il colpo nella metà anteriore del corpo, tra la testa e la fine dei polmoni – al massimo la prima parte del fegato; se si va oltre si attingono lo stomaco o gli intestini, e dunque non si ferma il cinghiale che potrebbe portare i cani lontano e, ferito, potrebbe metterne a repentaglio la sicurezza.
Dunque in braccata si prende come riferimento un punto a metà del collo e si punta lì, così da avere a disposizione un bersaglio vitale anche se si spara un po’ in anticipo o un po’ in ritardo.
Se si opta per il colpo frontale, l’unica possibilità è il tiro alla testa in mezzo agli occhi: non nel petto, sempre coperto; non nella groppa (si rischia di colpire troppo indietro o di causare una ferita di striscio).
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