Fidc Emilia-Romagna chiede un mese di stop al piano di controllo del colombaccio

Fidc Emilia-Romagna chiede un mese di stop al piano di controllo del colombaccio
© Beauty Of The Nature 1 / shutterstock

Alla giunta dell’Emilia-Romagna Stefano Merighi, presidente regionale della Federcaccia, chiede di sospendere l’esecuzione del piano di controllo del colombaccio tra il 15 agosto e il 21 settembre.

La richiesta è netta, sospendere l’esecuzione del piano di controllo del colombaccio, «incompatibile con la caccia», tra Ferragosto e l’apertura: Stefano Merighi, presidente della Federcaccia dell’Emilia-Romagna, è stato chiaro nel corso dell’incontro tra le associazioni venatorie e l’assessore regionale Alessio Mammi.

Anche se al momento è quello più sentito dai cacciatori emiliani e romagnoli, il colombaccio non è stato l’unico argomento di discussione: la Federcaccia ha chiesto maggior coinvolgimento sia nella discussione del piano faunistico-venatorio regionale sia nelle operazioni di contrasto alla peste suina africana, e ha espresso disappunto per le modalità d’adozione (bypassate le associazioni) e per i contenuti della delibera che consente la caccia in deroga.

Sono tre le specie interessate: il piccione domestico (15.000 abbattimenti tra il 1° ottobre e il 31 gennaio); la tortora dal collare (2.000 abbattimenti tra il 1° ottobre e il 30 novembre); lo storno (20.000 abbattimenti, nelle sei giornate di preapertura – 1°, 4, 7, 11, 14 e 18 settembre – e poi dal 21 settembre al 30 novembre).

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