Perché il calendario venatorio 2025/2026 resista agli eventuali ricorsi delle associazioni ambientaliste l’Arcicaccia suggerisce alla giunta regionale delle Marche di fissare al 19 gennaio la chiusura della caccia al tordo e alla beccaccia.
Indifferenti a quanto accaduto nelle ultime settimane, la Federcaccia e la Libera Caccia hanno chiesto di fissare al 31 gennaio la fine della stagione di caccia a cesena, beccaccia, tordo bottaccio e tordo sassello anche nel calendario venatorio delle Marche 2025/2026; lo fa sapere l’Arcicaccia, che dopo l’incontro in videoconferenza con l’assessore Andrea Maria Antonini segnala che così si rischia che il Tar intervenga, e anticipi la chiusura al 10 gennaio (ma si rischia anche il 31 dicembre).
Diversa è la proposta dell’Arcicaccia, che puntando sulle decadi di sovrapposizione previste dal documento Key concepts per la migratoria ha suggerito il 19 gennaio come data di chiusura della caccia ai turdidi e alla beccaccia; a ciò nella sua proposta s’aggiungono l’addestramento e l’allenamento cani per tutto gennaio, e la caccia alla lepre dalla terza domenica di settembre (nel 2025 è il 21) al 7 dicembre anziché al 30 novembre. Nessuno, si chiude la nota, ha ancora chiesto le deroghe al fringuello e alla tordela.
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